Il 18 Agosto 1946 in Italia sono morte un centinaio di persone a Pola per mano di comunisti jugoslavi, come acclarato dagli atti giudiziari che seguirono: 65 le vittime accertate ma in realtà molte di più
Perché quando esplodono decine di mine militari su una spiaggia dove si svolgono gare sportive, non esiste riparo. La contabilità dei morti non è possibile completarla, se non scorrendo le liste dei partecipanti alle gare e dei loro parenti ed amici venuti a sostenerli. Occorre rammentare che Pola nel 1946 era Italia e i Polesani vivevano sulla loro pelle le vergognose abiure di italianità dei nostri rappresentanti politici al Trattato di Pace di Parigi.