Le sezioni Angs di Genova e di Ovada oggi hanno reso onore  alla

cerimonia in ricordo dei 154 giovani partigiani uccisi dai

nazi/fascisti dopo il rastrellamento nella zona dell’antico convento

della  Benedicta situato fra le Capanne di Marcarolo ed il monte

Tobbio,  al confine fra le province di Genova ed Alessandria.Ottanta

anni  fa nella settimana Santa del 1944  l’eccidio in cui 154  giovani

partigiani per lo più ventenni furono costretti a scavarsi la fossa

poi,a gruppi di cinque furono uccisi.Il più grande massacro di

partigiani combattenti.Altri 300 giovani catturati nel rastrellamento

furono deportati  nei campi di concentramento tedeschi,da cui  149 non

ritornarono mai più.Al comando della Brigata Autonoma “Alessandria”

c’era il capitano dei Granatieri Gian Carlo Odino (Medaglia d’oro al

valor militare alla memoria.) Catturato, dopo strenua resistenza, in

mani nemiche, tentò generosamente di salvare i dipendenti rivendicando

per sé ogni responsabilità. Costretto ad assistere all’eccidio di un

centinaio dei suoi uomini, fu esemplare per fierezza di comportamento

e per la dignità e il coraggio che seppe infondere nei martiri.

Risparmiato, insieme al giovane suo figlio, allo scopo di strappargli

rivelazioni e delazioni, fu condotto alla casa dello Studente di

Genova ,comando delle SS della piazza di Genova e sottoposto a lunghe

torture fisiche e morali, ma nulla rivelò, imponendosi, anzi,

all’ammirazione degli stessi barbari carnefici tedeschi.Venne poi

Fucilato per rappresaglia sul colle del Turchino, il 19 maggio 1944.